L’azienda agricola Gian Luca Pannocchietti Vivai, situata a Rosolini nella parte sud-occidentale della Sicilia, piccolo comune di 21.126 abitanti del siracusano, si estende su una superficie di quattro ettari di terreno coltivato ad alberi da frutto.

Una azienda moderna che si muove all’interno di una passione e di un amore per la natura che deriva dalla tradizione familiare antica da diverse generazioni. Amore che si è tradotto nel progetto “Radice Sicula” con l’obiettivo di recuperare le varietà autoctone di piante tipiche della Sicilia divenute rare per rimetterli al gusto del consumatore disabituato dalla grande distribuzione che acquista frutti belli da vedere ma dal gusto omologato, di scarsa utilità primaria proveniente da paesi lontani.

L’idea di Gian Luca Pannocchietti è di rivalutare il prodotto locale, quello della antica tradizione contadina, dal gusto più genuino perché prodotto da un terreno non forzato da fertilizzanti chimici tossici ma contenuto nei limiti che la natura, le stagioni, le condizioni climatiche consentono di produrre. Frutti particolari non solo per il loro valore nutrizionale ed organolettico ma soprattutto per aver dimostrato nel tempo un’elevata capacità di adattamento e di resistenza alle avversità climatiche e parassitarie.

Ma il frutto perduto e dimenticato, ritenuto minore per disallineamento alle regole della grande distribuzione che ha bisogno di prodotti uniformi nella pezzatura e nel confezionamento, nel prezzo di vendita che deve essere altamente competitivo, nell’adattabilità alle mode culinarie del momento, ha bisogno di essere rivalutato e presentato al consumatore in modo corretto.  Il frutto antico infatti oltre a nutrire diventa rispettoso della salute dell’uomo e dell’ambiente.   

Tra le piante recuperate vi sono:

Il sommacco siciliano (Rhus coriaria) appartenente alla famiglia della Anacardiaceae, tipico arbusto spontaneo nella zona Mediterranea, il cui frutto, raccolto prima della maturazione e fatto essiccare, appena tritato diventa una spezia dal sapore acidulo, simile al succo di limone, utilizzato in cucina per insaporire piatti a base di legumi, come fagioli e lenticchie, o come condimento in sostituzione di limone e aceto.

La mandorla chirucupara, dalla forma pienotta simile a un’albicocca dal sapore dolce, intenso ed aromatico, è ricca di oli essenziali e resistente alle gelate. Il frutto è inserito nel catalogo Arca del gusto di Slow Food.

La palma nana (Chamaerops humilis), conosciuta anche come palma di San Pietro, è una pianta tipica dei paesi mediterranei che viene utilizzata per decorare giardini e aree del verde pubblico. Nella tradizione le foglie recise vengono utilizzate nelle composizioni floreali e per la fabbricazione di scope, ventagli, funi e ceste.

Il mirto (Myrtus communis) è una pianta sempreverde della famiglia botanica delle Myrtaceae denominata in Sicilia murtedda. L’azienda ne coltiva circa 18 tipi a frutto grosso commestibile.

Altre piante sono i fichi locali, nespole, albicocche, melograni, caki, pesche, susine, gelsi, corbezzoli, cotogni, piccoli frutti (fragolina di noto) e altre piante della macchia mediterranea tipo asparago selvaggio.

L’azienda fa progetti per agricoltura sociale e vende a gruppi solidali, ristoratori e pasticcerie.

Inoltre progetta giardini in arido coltura a basso consumo idrico utilizzando piante della macchia mediterranea.