Il C.A.I.T.P.R., acronimo di Cavallo Agricolo Italiano da Tiro Pesante Rapido, è una razza equina istituita ufficialmente nel 1927.

Il Cavallo Agricolo Italiano da T.P.R. è una razza di mole notevole con un peso negli adulti variabile da 700 a 900 kg; la spiccata precocità di sviluppo e la buona attitudine lattifera della fattrici consentono di ottenere in condizioni ottimali puledri che già a 7-8 mesi possono superare i 400 kg di peso.

Il T.P.R. può essere allevato sia in stabulazione che allo stato brado. Nell’allevamento stallino e possibile sfruttare opportunamente anche vecchie strutture aziendali integrate con semplici recinti e tettoie. Inoltre, la razza si è ben adattata all’allevamento brado sfruttando spesso anche pascoli difficili o poveri, rivelandosi quindi un valido mezzo per il controllo del territorio specialmente in aree a delicato equilibrio ambientale.

Di buon temperamento, i soggetti T.P.R. sono particolarmente adatti ai lavori agricoli; efficace per assicurare un basso impatto ambientale è anche l’utilizzo nei lavori boschivi specialmente nei terreni più delicati.
La notevole resistenza e la nevrilità ne fanno il cavallo ideale per gli appassionati degli attacchi con interessanti possibilità d’impiego anche in aziende dedite ad attività agrituristiche.

Foto: Working Horse Montalcino, Az. Villa I Cipressi, fotografo Diego Poggialini

 

Abbiamo intervistato Giuseppe Pigozzi, direttore dell’Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Agricolo Italiano da Tiro Pesante Rapido (ANACAITPR), Ente Morale ufficialmente riconosciuto con DPR n. 924 del 28/11/1974 che si pone lo scopo di tutelare, valorizzare e diffondere la conoscenza e la diffusione del T.P.R..

 

Come vede l’interesse del mondo rurale italiano per il Cavallo Agricolo Italiano da T.P.R.?

E’ un interesse ancora modesto i termini numerici rispetto alla realtà di altri Paesi Europei dove l’impiego agricolo delle Razze da tiro autoctone sta avendo maggior ampiezza. Però è altrettanto importante riscontrare una sempre maggior attenzione all’uso del cavallo specialmente in alcune nicchie di produzione. Segnatamente, il settore viticolo per le produzione di alta gamma in particolare, quello orticolo e quello boschivo. Va sottolineato che non si tratta di “ritorni al passato” ma di precisi programmi di lavoro che si inquadrano nelle produzioni biologiche o in attività dove il lavoro animale è più adeguato per la salvaguardia ambientale rispetto a quello meccanico. Il C.A.I.T.P.R. in tutto questo trova un notevole riscontro per la sua potenza fisica, ma anche per l’ottimo carattere che contraddistingue questa razza che non ha perso il retaggio genetico dell’affidabilità nel lavoro e della disponibilità verso l’uomo che storicamente i nostri nonni hanno selezionato.

Foto: Az. Dino Paoletto

Quanto è difficile allevare il Cavallo Agricolo Italiano da T.P.R.? Quali sono gli standard di fisicità che un buon C.A.I.T.P.R. dovrebbe avere?

Il C.A.I.T.P.R. non presenta maggiori difficoltà d’allevamento rispetto a soggetti di altre razze. Anzi, si tratta di una razza dotata di adattamento e di un buon livello di rusticità alimentare; basti pensare che circa il 70% degli allevamenti è condotto allo stato brado o semi-brado. L’unica differenza sostanziale è che, trattandosi di un soggetto di mole, ha esigenze alimentari maggiori che peraltro vengono ripagate abbondantemente con le prestazioni; il C.A.I.T.P.R. risponde, infatti, molto meglio a lavori che richiedano una certa forza fisica.

Circa gli standard di razza, sono resi pubblici da A.N.A.C.A.I.T.P.R. sul sito ufficiale di Razza ( www.anacaipr.it ) e sono a disposizione di tutti nella massima trasparenza tecnica che deve contraddistinguere un Ente ufficiale come A.N.A.C.A.I.T.P.R. qualificato come Ente selezionatore di Razza dal Ministero Agricoltura. Se si consulta il testo delle Norme Tecniche di Razza (  http://www.anacaitpr.it/anacaitpr/dynamic/disciplinari/NORME%20TECNICHE%20IN%20VIGORE.pdf ) si nota che il C.A.I.T.P.R. ideale ha standard precisi che delineano un soggetto di mole pesante con le tipiche caratteristiche delle razze da tiro/lavoro: robustezza scheletrica accompagnata da un tronco ben dotato di diametri trasversi (larghezza strutturale) anteriori e posteriori e con masse muscolari importanti; il tutto però associato a solidità e correttezza degli arti, a buone capacità dinamiche e di nevrilità ed, infine, anche ad eleganza e finezza nei tessuti. Un progetto ambizioso quello del C.A.I.T.P.R. in termini di selezione perché, nel panorama delle razze da tiro, il C.A.I.T.P.R. vuole porsi come un cavallo valido per il lavoro e con le usuali caratteristiche di forza e potenza ma senza per questo rinunciare alla brillantezza e all’eleganza.

Quanti allevamenti di C.A.I.T.P.R. sono diffusi in Italia? Dove principalmente?

In Italia sono attivi nella selezione della razza circa 800 allevamenti distribuiti su tutto il territorio nazionale. Le zone a maggior densità, oltre alla “culla di razza” rappresentata dal Veneto, dall’Emilia Romagna e dal basso Friuli, sono l’Umbria, il Lazio, l’Abruzzo e la Puglia. Buone presenze anche in Lombardia e Piemonte, come anche in Toscana, Molise e Basilicata. Infine, allevamenti sono presenti in Liguria, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Per le consistenze di razza, anche in questo caso, si può consultare il sito ufficiale di razza dove sono pubblicati, di anno in anno, i dati delle consistenze di razza (http://www.anacaitpr.it/anacaitpr/pdf/Consistenze2019.pdf)

Foto:ANACAITPR

Che tipo di interesse a voler utilizzare il C.A.I.T.P.R. c’è nelle aziende agricole ai giorni nostri?

Come detto, sarebbe poco credibile parlare di impiego generalizzato in agricoltura dove la superiorità nella produttività ed efficacia economica della meccanizzazione è un dato di fatto. Ma in situazioni di produzioni particolari quali il vigneto specie per produzioni vinicole ad elevato valore aggiunto e di pregio commerciale di alta gamma, produzioni orticole e, più in generale, in aziende biologiche con produzioni sempre ad elevato valore aggiunto nelle filiere corte, nel lavoro boschivo in terreni difficili o dal delicato equilibrio pedologico, il C.A.I.T.P.R. si impone per le sue caratteristiche fisiche e caratteriali. Interessante poi il fatto che, trattandosi di una Razza pura con un proprio Libro Genealogico, l’impiego al lavoro può essere alternato con la riproduzione e la produzione di soggetti di razza pura iscritti nel Libro Genealogico Ufficiale di razza.  Nel filone “riproduzione” un interesse o secondario in alcune zone è quello della produzione mulattiera. Il C.A.I.T.P.R., infatti, è sempre stato tradizionalmente una delle più apprezzate basi materne con cui produrre muli pesanti se associato a stalloni asinini come il Martina franca o il Ragusano in particolare. U Tempo questo interesse era molto più ampio considerate le esigenze anche delle truppe Alpine per i muli. Allo stato attuale, comunque, in Italia Centrale dove il lavoro boschivo di soma è ancora diffuso, la produzione di muli con madri C.A.I.T.P.R. ha ancora una certa frequenza ed i puledri sono molto apprezzati sul piano commerciale.

Foto:ANACAITPR

L’utilizzo del C.A.I.T.P.R., oltre ad avere un futuro nella sostenibilità delle aziende, può essere d’aiuto in altro modo?

Sinora si è focalizzata l’attenzione sull’impiego agricolo, ma va sottolineato il sempre più ampio movimento di interesse per la Razza in altre tipologie di approccio altrettanto interessanti anche se non strettamente agricole, quali ad esempio le escursioni in carrozza in zone protette o percorsi turistici analoghi. Oppure l’approccio per lo sport amatoriale e per le attività più semplicemente ludiche i cui le doti di brillantezza dinamica e, di nuovo, le doti caratteriali sono importanti. Altrettanto proponibile l’impegno nelle attività dedicate alle persone diversamente abili con qualche esempio di soggetti C.A.I.T.P.R. che stano dando grandi soddisfazioni proprio le doti di disponibilità al lavoro e di buon carattere.

Foto: Az. Dino Paoletto

Che consiglio può dare ai nostri lettori che volessero acquistare un Cavallo Agricolo Italiano da T.P.R.?

Molto semplice il consiglio. A.N.A.C.A.I.T.P.R. è una struttura ufficiale di razza riconosciuta dal Ministero Agricoltura che, in base al suo ruolo, deve offrire il massimo dei servizi nella massima trasparenza delle informazioni. Quindi chiunque può rivolgersi ad A.N.A.C.A.I.T.P.R. per indicazioni e supporto.

Foto: Sig. Ermes dall’Olio