La dinamica dei consumi è ancora debole, come registrano i dati Istat relativi al commercio al dettaglio per il mese di agosto 2020. Le vendite a valore aumentano dello 0,8% rispetto ad agosto 2019: l’alimentare guadagna lo 0,6% mentre il non alimentare cresce dell’1,1%.

«Il lieve rialzo delle vendite registrato dall’Istat nel mese di agosto è imputabile ad un’ulteriore avanzata dell’e-commerce – commenta Carlo Alberto Buttarelli, Direttore Ufficio Studi di Federdistribuzione -. Su base tendenziale il commercio elettronico guadagna il 36,8% confermando il trend in crescita a doppia cifra registrato lungo tutto l’anno».

«Se analizziamo le differenti tipologie di esercizi fisici possiamo osservare una crescita molto contenuta nel canale supermercati e un trend negativo di ipermercati e negozi tradizionali. E per quanto riguarda il settore non alimentare, anche i saldi non hanno generato un effetto significativo – prosegue Buttarelli -. Pare evidente che il commercio elettronico confermi la sua importanza per una fascia di consumatori e, già da tempo, le imprese distributive stanno destinando crescenti risorse per offrire, in una logica multicanale, le migliori soluzioni al cliente finale. Continuare a garantire pluralità al mercato e rispondere tempestivamente alle mutevoli esigenze d’acquisto è un obiettivo primario per le aziende della distribuzione».

I dati di oggi rimarcano la necessità di mantenere alta l’attenzione sul commercio e in particolare sulle reti di negozi fisici: un comparto vitale per la ripartenza economica del Paese, principale motore dei consumi delle famiglie e sostegno di intere filiere produttive, oltre che generatore di indotto, investimenti e occupazione direttamente sul territorio.