“La ripresa economica richiede un immediato intervento per stimolare la domanda. Ho proposto al governo una riduzione delle aliquote IVA sui prodotti agricoli e del cuneo fiscale sul lavoro allo scopo di rilanciare i consumi”.

Lo ha dichiarato stamani il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, alla riunione degli Stati Generali dell’Economia a Villa Pamphilj a Roma, dedicata al settore agroalimentare.

“Siamo pronti a scrivere insieme un Patto per il Sistema Italia – prosegue Giansanti – Le risorse messe a disposizione dall’Europa sono fondamentali per avviare un profondo cambiamento dell’economia in chiave di competitività, ma in questo momento servono anche interventi mirati”.

“Per tornare a crescere, rilanciare la produttività che ristagna da oltre un decennio, occorre migliorare le infrastrutture, diffondere la digitalizzazione e le innovazioni tecnologiche, valorizzare la ricerca e la formazione come fattori chiave per lo sviluppo”.

“La semplificazione burocratica merita una sottolineatura a parte. In un Paese che vuole essere all’avanguardia, i ritardi nella stesura di un decreto attuativo o di una circolare ministeriale bloccano l’erogazione di provvedimenti attesi da migliaia di cittadini e imprese in difficoltà. Ci auguriamo che il decreto sulla semplificazione annunciato dal governo consenta di fare reali e sostanziali passi in avanti verso l’efficienza amministrativa a tutti i livelli”.

“Per quanto riguarda il settore agroalimentare – sottolinea il presidente di Confagricoltura – l’emergenza sanitaria ha indicato che l’Italia e l’Europa devono accrescere la sovranità alimentare: il 10% in più di produzione lorda vendibile dell’agricoltura significherebbe una maggiore produzione di 20 miliardi ed esportazioni agroalimentari che possono crescere di 15 miliardi. Una svolta in chiave competitiva per il nostro settore, che necessita anche di accordi internazionali in grado di tutelare e valorizzare il Made in Italy”.

“La filiera agroalimentare può dare un significativo contributo alla ripresa economica duratura e sostenibile sotto il profilo sociale, ambientale e dell’efficienza energetica – conclude Giansanti – Per questo ribadiamo la necessità di un progetto di strategia da costruire insieme al premier Conte e i ministri competenti”.